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martedì 11 dicembre 2012

Operazione Bellatrix – Rizzoli Editore (1^ Puntata)

di Carlo Calvi

Il Banco Ambrosiano era soggetto a restrizioni riguardo alla detenzione di partecipazioni in aziende non bancarie in Italia e alla estensione di crediti all'estero senza autorizzazione degli organismi di sorveglianza.
Banco Ambrosiano Holdings di Lussemburgo e le sue controllate non erano soggetti allo stesso regime. Banco Ambrosiano Holdings non applicava la prassi dei bilanci consolidati di gruppo.
Questo consentiva ai dirigenti di spostare posizioni tra le società estere del gruppo al fine di sfuggire ai controlli e alle conseguenti esigenze degli auditors.

Umberto Ortolani, i suoi famigliari e società a loro facenti capo, spesso in America Latina, si sono ritrovati a controllare la preponderanza dei fondi originati dalle operazioni Bellatrix.
Umberto Ortolani era il principale azionista del Banco Financiero Sudamericano di Montevideo in Uruguay, in cui mio padre deteneva una partecipazione di minoranza. Ortolani, che ha vissuto all'estero per una parte del periodo successivo alle operazioni, ha sostenuto nella sua difesa in Italia, la responsabilità di Bruno Tassan Din nella disposizione dei fondi. Tassan Din era l'amministratore delegato di Rizzoli Editore S.p.A..
Umberto Ortolani e Bruno Tassan Din sono responsabili della costituzione delle società beneficiarie di conti presso la banca Rothschilds di Zurigo che vennero a ricevere i fondi Bellatrix (Sentenza del Tribunale di Milano n. 1390 del 16 aprile 1992 e della Corte di Cassazione Penale, Sentenza n. 8327 del 14 luglio 1998).

Bellatrix S.A. era una società panamense la quale, secondo la prassi, aveva come amministratori personale subalterno di Banco Ambrosiano Overseas Limited di Nassau, Bahamas.
Bellatrix era controllata da Intermarket Trading S.A. di Panama, che deteneva tutte le azioni per conto di Manic S.A. di Lussemburgo.

I titoli azionari al portatore di Manic furono consegnati dall'Istituto per le Opere di Religione (o IOR) ai Liquidatori di Banco Ambrosiano Holdings contestualmente all'entrata in vigore della transazione con le banche estere avvenuta il 25 maggio 1984. L'Appendice V di tale accordo è riprodotta qui di seguito.

Fonte : Accordo stipulato il 25 maggio 1984 tra Banco Ambrosiano S.p.A.,
Banco Ambrosiano Holdings S.A., Banco Ambrosiano Overseas Limited di Nassau
e Istituto per le Opere di Religione (IOR).
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Bellatrix S.A. risultò beneficiaria di tre distinti trasferimenti indicati come segue :

1 - US$ 46.537.683,28 ricevuti il 10 febbraio 1981

2 - US$ 95.000.000 ricevuti il 30 aprile 1981

3 - US$ 7.785.945,08 ricevuti il 29 gennaio 1982

È importante notare come queste operazioni coincidano con la definitiva perdita del passaporto da parte di mio padre.

In occasione della prima operazione il Banco Ambrosiano S.p.A. diede le istruzioni iniziali. Il fine del primo trasferimento era di attuare l'acquisizione da parte di Bellatrix delle 189.000 azioni Rizzoli Editore S.p.A. detenute da Rothschilds per conto di Andrea Rizzoli e di permettere a Bellatrix di ottenere il diritto di sottoscrivere l'emissione di nuove azioni.
Rothschilds doveva continuare a detenere fiduciariamente le azioni Rizzoli per conto di Bellatrix. L'operazione fu attuata da Banco Ambrosiano Andino di Lima, Perù.

I fondi una volta ricevuti da Rothschilds furono divisi in conti intestati a società costituite da Umberto Ortolani e Bruno Tassan Din o da questi indicati.

Le indagini condotte dai Liquidatori del Banco Ambrosiano Holdings S.A. hanno accertato che i fondi furono poi distribuiti in conti accesi in Svizzera o in Uruguay controllati dalla famiglia Ortolani e in conti controllati da Bruno Tassan Din.


Fonte: Affidavit di Brian Smohua in Banco Ambrosiano Andino c. Ansbacher. 
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È importante notare che dal settembre ‘77 Umberto Ortolani era membro del Consiglio di Amministrazione della Rizzoli Editore S.p.A. ove aveva sostituito Andrea Rizzoli, sua conoscenza di vecchia data. Mentre Bruno Tassan Din era la figura dominante di Rizzoli. Ricordo che Tassan Din telefonava a casa nostra a Milano quasi ogni sera. Ortolani e Tassan Din sembrano aver disposto di queste somme come se fossero di loro pertinenza.

Bellatrix ricevette a fronte di questi esborsi 189.000 azioni Rizzoli Editore S.p.A. detenute per suo conto, in base ad un accordo fiduciario, da Rothschilds. Questa prima operazione doveva anche costituire il diritto da parte di Bellatrix di acquisire 378.000 nuove azioni di Rizzoli Editore.


Telex del 6 febbraio 1981 inviato dal Ambrosiano Services Lussemburgo a Rothschild Zurigo.
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La seconda operazione fu pure formalmente attuata dal Banco Ambrosiano Andino su istruzioni di Banco Ambrosiano Overseas Limited di Nassau - Bahamas, indicando Bellatrix come beneficiaria. Come nella prima operazione i fondi furono trasferiti a Rothschilds che li divise direttamente tra conti di società costituite da Umberto Ortolani e Bruno Tassan Din.
Di quì queste disponibilità furono distribuite dagli stessi verso destinazioni con caratteristiche simili alla prima operazione.



Fonte: Affidavit di Brian Smouha in Banco Ambrosiano Andino c. Ansbacher & Co (1983).

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Delle somme versate da Bellatrix, sin qui descritte, $ 32.746.536 furono depositati da Bruno Tassan Din presso la banca Ansbacher & Co. di Dublino tramite una serie di professionisti di New York e sulla base di complesse istruzioni di gestione con altre istituzioni.


Disponibilità di Antonia Cori per Bruno Tassan in conto Marsanny poi trasferiti alla banca Ansbacher & Co.
Fonte: Affidavit di Brian Smouha in Banco Ambrosiano Andino c. Ansbacher & C0 (1983).
(click per ingrandire)


Parte di questi investimenti erano gestiti da entità in cui figurava Gilbert de Botton. Gilbert de Botton era membro del Consiglio di Amministrazione di Rizzoli Editore e, con il collega Juerg Heer, responsabile dell'operatività dei conti Rothschilds.
Juerg Heer doveva assumere un ruolo di primo piano all'inizio degli anni novanta quando dovette dimettersi da Rothschilds e offrì testimonianze nell'ambito delle indagini romane relative all'omicidio di mio padre.

I Liquidatori del Banco Ambrosiano Holdings S.A. ottennero una ingiunzione per i fondi presso Ansbacher. Tassan Din si servì nella sua difesa di rappresentazioni dell' Avv. Gaetano Pecorella, con il quale aveva avuto un ruolo di intermediario di primo piano con la Magistratura durante il processo valutario in cui mio padre era stato imputato a Milano nel giugno 1981.

Ne seguirono una serie di schermaglie legali tra le liquidazioni del Banco Ambrosiano Holdings S.A. e del Banco Ambrosiano S.p.A., che pure pretendeva questi fondi. Questo portò alla redazione e firma da parte delle tre Liquidazioni Banco Ambrosiano S.p.A., Banco Ambrosiano Holdings S.A. e Banco Ambrosiano Overseas Limited di Nassau del "Recoverable Funds Agreement" che doveva regolare la spartizione dei ricuperi tra le Liquidazioni per gli anni che seguirono.


La terza operazione di US$ 7.785.945,08, pure eseguita da Banco Ambrosiano Andino e sempre come beneficiaria Bellatrix, servì alla sottoscrizione di 378.000 nuove azioni Rizzoli Editore S.p.A. e al conseguente adeguamento dell'accordo fiduciario con Rothschilds. 
I fondi furono distribuiti con modalità analoghe a quelle descritte con riferimento alla prima e alla seconda operazione.


Con le prime due operazioni, nello spazio di tre mesi, $ 142.000.000 furono trasferiti da Banco Ambrosiano Andino a Bellatrix, con l’intermediazione del Banco Ambrosiano Overseas Limited di Nassau, e questo con limitato supporto documentale presso Andino.
I fondi vennero distribuiti su istruzione di Umberto Ortolani e di Bruno Tassan Din. Solo la parte che finì nella complessa rete di conti di Tassan Din presso Ansbacher fu bloccata dai Liquidatori.

Non pretendo di dare un'interpretazione dell'operazione descritta ma di suggerire alcune considerazioni che rimando alla seconda puntata che sarà pubblicata tra pochi giorni.

[2^ puntata]