In molti casi là dove c'è "corporate washing" c'è anche elusione fiscale.
Si immagini una società Alfa che possiede nel proprio patrimonio netto riserve distribuibili già sottoposte a imposizione fiscale, per importo pari a $ 300.
Ora si immagini una seconda società, che chiameremo Beta, il cui elevato reddito imponibile determina una imposizione fiscale pari a $ 500.
Sul finire di un indeterminato esercizio amministrativo Beta acquista l'intero capitale di Alfa per $ 1.000 e subito dopo delibera la distribuzione a se stessa delle riserve facoltative distribuibili pari a $ 300.
Successivamente Beta cede Alfa ad una terza società (Gamma) per un corrispettivo di $ 700.
Pertanto Beta realizza una minusvalenza di $ 300.
La minusvalenza in tal modo inciderà direttamente sulla base imponibile di Beta, riducendola.
In seguito a questa operazione Beta dovrà versare all'erario $ 400, realizzando da un lato un risparmio fiscale pari a $ 100 e dall'altro un introito finanziario pari a $ 300 dovuto all'incasso delle riserve distribuibili di Alfa. I fondi incassati, si noti, assorbiranno interamente la perdita da alienazione.
Naturalmente Beta, per allontanare i sospetti sui propri intendimenti elusivi, illustrerà con dovizia di particolari, nelle proprie comunicazioni sociali, le valide ragioni economico-finanziarie sottostanti all'operazione appena descritta... per buona pace del fisco.
Si immagini una società Alfa che possiede nel proprio patrimonio netto riserve distribuibili già sottoposte a imposizione fiscale, per importo pari a $ 300.
Ora si immagini una seconda società, che chiameremo Beta, il cui elevato reddito imponibile determina una imposizione fiscale pari a $ 500.
Sul finire di un indeterminato esercizio amministrativo Beta acquista l'intero capitale di Alfa per $ 1.000 e subito dopo delibera la distribuzione a se stessa delle riserve facoltative distribuibili pari a $ 300.
Successivamente Beta cede Alfa ad una terza società (Gamma) per un corrispettivo di $ 700.
Pertanto Beta realizza una minusvalenza di $ 300.
La minusvalenza in tal modo inciderà direttamente sulla base imponibile di Beta, riducendola.
In seguito a questa operazione Beta dovrà versare all'erario $ 400, realizzando da un lato un risparmio fiscale pari a $ 100 e dall'altro un introito finanziario pari a $ 300 dovuto all'incasso delle riserve distribuibili di Alfa. I fondi incassati, si noti, assorbiranno interamente la perdita da alienazione.
Naturalmente Beta, per allontanare i sospetti sui propri intendimenti elusivi, illustrerà con dovizia di particolari, nelle proprie comunicazioni sociali, le valide ragioni economico-finanziarie sottostanti all'operazione appena descritta... per buona pace del fisco.