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lunedì 11 febbraio 2013

Banco Ambrosiano: operazioni in conto deposito

di Carlo Calvi


L’accordo che intendo descrivere era chiamato dallo IOR (Istituto per le Opere di Religione) e da mio padre "operazioni in conto deposito".

La Cisalpine Overseas Bank di Nassau, Bahamas (o CISO), primo nome di quello che poi divenne il Banco Ambrosiano Overseas Ltd (o BAOL), accreditava conti di IOR. 
IOR a sua volta versava importi sul conto corrente di United Trading Company (o UTC), un'entità panamense non bancaria, acceso presso la Banca del Gottardo di Lugano (o BdG), banca svizzera appartenente al Gruppo Banco Ambrosiano.

CISO → IOR → UTC 

IOR percepiva interessi attivi più elevati da UTC rispetto a quelli che doveva pagare in tassi passivi a CISO.
Le operazioni avevano luogo anche in senso inverso ma con la Banca del Gottardo (o BdG) come erogante e non con UTC, a tassi tali che ne derivasse comunque una differenza a favore di IOR. Questo secondo accordo fu confermato da mio padre a IOR con lettera del 24.11.1976. 

BdG → IOR → CISO 



Tab. 1 - Posizione Ciso-IOR al 30 giugno 1977
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Le azioni rappresentanti l’intero capitale della UTC erano conservate da IOR come rappresentato dalla seguente Doc. 2 e furono consegnate ai Liquidatori alla firma della transazione tra IOR e le banche creditrici.



Doc. 2 - Transazione stipulata il 25 maggio 1984 (Appendice V – Capitale sociale UTC)
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L’Arcivescovo Paul Casimir Marcinkus era membro del Consiglio di Amministrazione di CISO sin dalla sua costituzione e Presidente di IOR. 
Mio padre era Presidente di CISO e Presidente del Banco Ambrosiano S.p.A..

Nel 1978 l'Ambrosiano Group Banco Comercial di Managua, Nicaragua (o AGBC) subentrò a CISO in queste operazioni (Tab. 4). Il trasferimento fu comunicato a IOR con lettera inviata il 24.10.1978 (Doc. 3). 


Doc. 3 – Lettera CISO-IOR del 24 ottobre 1978
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Tab. 4 - CISO - AGBC - BdG - UTC operazioni conto deposito con IOR al 3 gennaio 1979 
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In una ulteriore lettera inviata a IOR in data 17.12.1979 il Banco Ambrosiano Andino di Lima, Perù (o BAA), assunse gli impegni di AGBC come è illustrato nella Tab. 5.


Tab. 5 - Posizione al 15 dicembre 1979 presso IOR.
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Tali operazioni vennero effettuate in più riprese nel corso di oltre dieci anni.
Una Commissione costituita da esperti del Vaticano e del Governo Italiano fu istituita il 24 dicembre 1982. L’Arcivescovo Marcinkus ha dichiarato a questa Commissione, in una relazione da lui firmata l’1.7.1983, che le operazioni CISO-IOR-UTC iniziarono il 23.12.1974.

In realtà le operazioni hanno avuto origine oltre due anni prima con la società del Liechtenstein Radowall, che era titolare degli stessi conti poi di UTC presso IOR. Il Vaticano non produsse alla Commissione la documentazione relativa a Radowall, che pure aveva rappresentato per IOR considerevoli profitti in operazioni su titoli di entità del Gruppo Ambrosiano.

Istruzioni e contabilità delle operazione conto deposito provenivano dalla Banca del Gottardo e con questa banca IOR aveva firmato un contratto di gestione per UTC.

La Commissione ha definito i documenti intercorsi tra IOR e mio padre a definizione di questo rapporto la "corrispondenza parallela" in quanto i funzionari di CISO e BdG hanno sostenuto di non esserne a conoscenza. La corrispondenza parallela non aveva alcuna validità esterna e non poteva essere mostrata a terzi al di fuori di IOR e Ambrosiano.

Pierre Siegenthaler, direttore di CISO, ascoltato dalla Commissione Italo-Vaticana a Ginevra il 22.6.1983, ha dichiarato a questo proposito di essere venuto a conoscenza della corrispondenza parallela nel luglio 1982. Siegenthaler ha aggiunto che i revisori contabili di CISO non avrebbero mai accettato un indebitamento così elevato verso una panamense come UTC.

La Commissione ha attribuito connotati particolari alle operazioni di conto deposito e ha dedicato un capitolo a parte alla loro trattazione. La Commissione si pose il compito di individuare nell'insieme la comune volontà delle parti; nella corrispondenza parallela oltre che nel trattamento documentale e di bilancio che le entità partecipanti avevano fatto delle operazioni nel corso del tempo.

La Commissione ha rilevato che le direttive IOR riguardanti addebiti e accrediti presso BdG sia per la sequenza BdG-IOR-CISO che per CISO-IOR-UTC é documentata da una serie di telex o da diciture contabili sottoscritte da IOR. Non si è riscontrata connessione tra flussi in entrata e flussi in uscita. Le operazioni da un periodo di massima densità a metà anni settanta, si sono gradualmente ridotte per concludersi nel 1982.

IOR operava in maniera del tutto autonoma. Non si sono individuati né un formale contratto fiduciario né registrazioni contabili indicanti l’esistenza di un rapporto di intermediazione bancaria. La Commissione ha notato che l’assenza di una regolamentazione contrattuale indicante che IOR aveva una posizione fiduciaria presenta un rischio considerevole in particolare quando vi intervenga un soggetto non bancario come UTC.
IOR appare sempre come debitore di BdG e CISO.

I rappresentanti della Santa Sede in seno alla Commissione, tra cui Renato Dardozzi, hanno indicato che é possibile un rapporto di natura fiduciaria in assenza di formalizzazione della volontà contrattuale delle parti.

Secondo la Santa Sede: "questi rapporti non potevano che inquadrarsi nell'ambito delle relazioni tra IOR e Roberto Calvi, le quali erano caratterizzate da un’ampia e reciproca fiducia".

I Liquidatori di BAOL, successore di CISO, chiesero il pagamento di questi prestiti a IOR che rifiutò di pagare.
BAOL trattenne i depositi di IOR presso di loro in compensazione.
Ne seguì una transazione e IOR consentì alla compensazione e accettò di rimborsare BAOL lasciando comunque un ammanco di $ 8 milioni per BAOL che lo reclamò a Coopers & Lybrands, suoi revisori contabili, nei tribunali di Nassau, Bahamas.

Questa causa ha evidenziato il fatto che l’Arcivescovo Marcinkus in quanto amministratore aveva una responsabilità verso BAOL di agire nel suo interesse oltre che dello IOR. Era suo dovere in quanto amministratore di esporre questa rete parallela. Questo é particolarmente rilevante se si considera che i rapporti IOR-BAOL costituivano una voce rilevante nei bilanci di quest’ultimo. Coopers & Lybrands ottennero dall'Arcivescovo Marcinkus una lettera in cui indicava di essere a conoscenza dell’indebitamento di IOR con BAOL.

L’Arcivescovo Marcinkus ha partecipato a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione di CISO-BAOL per un periodo di oltre dieci anni e non ha mai menzionato UTC in queste riunioni. Lo IOR ha sempre inviato conferma a Coopers & Lybrands del suo indebitamento con CISO poi BAOL senza mai menzionare UTC.

La causa ha affermato una comune responsabilità di Marcinkus e mio padre nei confronti della banca.

A seguito del processo di primo grado nel giugno 1981 svoltosi a Milano, in cui mio padre fu accusato di violazioni valutarie, vi fu durante l’estate una serie di incontri IOR-Ambrosiano. Si produsse una contabilizzazione di queste operazioni.
A giugno 1981 l’indebitamento di UTC con IOR era di $ 217 milioni e il conseguente indebitamento di IOR rispettivamente con BAOL e BAA era di $ 89,4 milioni e $ 127,6 milioni.

Lo scopo di queste operazioni era stato di costituire e occultare una rete parallela di società ed esborsi ma IOR non si dissociò dagli impegni. Infatti quando nel marzo 1982 Banco Ambrosiano Services di Lussemburgo inviò un rendiconto aggiornato a IOR il debito di UTC con IOR e conseguente indebitamento di questo con BAOL e BAA si elevava a $ 223.3 milioni.
A fronte di queste passività UTC possedeva un Learjet.

Si prospettano qui due approfondimenti che esulano a questa trattazione. L’utilizzo che UTC fece di queste disponibilità che fu trattato dall’Avv. Fulvio Pelli che rappresentò i Commissari Liquidatori in Svizzera.
Le attività di Radowall predecessore di UTC, che IOR ha omesso di comunicare alla Commissione e su cui lavorava l’Avv. Giorgio Ambrosoli.

Carlo Calvi



*   *   *

Ringrazio il dott. Carlo Calvi per l'ormai consueta collaborazione con il blog nella ricostruzione delle intricate operazioni finanziarie riguardanti il Banco Ambrosiano S.p.A. ed accolgo subito la sua proposta di pubblicare i due approfondimenti suggeriti.
Per quanto riguarda le "operazioni in conto deposito" mi riserverò di elaborare una mia analisi di contenuto squisitamente tecnico. Credo infatti che la struttura dell'operazione qui descritta sia ricorrente anche ai giorni nostri, seppur con le varianti e le complessità determinate dall'evoluzione della legislazione e dei controlli.

Stefano Martinazzo


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