I derivati finanziari si sono largamente diffusi nelle finanze delle amministrazioni pubbliche e delle società private, anche quelle che hanno azionariato pubblico, ma il loro uso non è stato generalmente supportato da adeguata consapevolezza di tutti i soggetti coinvolti.
Non è ancora disponibile uno studio sul complessivo portafoglio dei derivati negli enti territoriali con un calcolo del loro valore corrente e della posizione di rischio ad esempio rispetto alle variazioni di tasso.
E tale ignoranza tecnica persiste, nonostante si siano succedute ben tre indagini parlamentari conoscitive nel 2005, 2007 e nel 2009 ancora oggi non esiste un dato univoco – e verificabile – sul valore dei contratti derivati finanziari sottoscritti dagli enti territoriali italiani (Comuni, Regioni, Provincie e Stato).
La finanza derivata, con la produzione di derivati finanziari, è da ritenersi un fenomeno di impatto epocale e che occorre urgentemente contestualizzare nell'attuale crisi mondiale che è iniziata come crisi finanziarie e sta procedendo come grave crisi economica.
Quanti e quali sono i contratti di finanza derivata che sono stati stipulati dagli Enti Locali italiani con le controparti bancarie sia italiane che estere?
Quali implicazioni di rischio e di possibili effetti economici e finanziari possono avere?
Tali domande rimangono inevase con grave rischio per la collettività se non si ha la possibilità di una valutazione specifica ed anche complessiva del portafoglio globale di tali contratti.
Non pare opportuno nè saggio che gli amministratori pubblici non si sforzino o non siano sollecitati a dare utile trasparenza ai cittadini su risposte in merito al valore corrente e dunque su risposte di valutazione quantitativa ed analisi sul rischio potenziale della fluttuazione dei tassi di interesse, associato a questi contratti, fluttuazioni che ondeggiano anche in relazionne ai rialzi o ribassi dei mercati.
Per tale ragione AssoTAG e Federconsumatori promuovono il "Progetto trasparenza sui derivati finanziari sottoscritti dagli Enti Territoriali".
Preme precisare che tale progetto ha l'obiettivo di valutare ed analizzare lo stato corrente dei derivati sottoscritti a livello di singolo Ente, Regione e Stato.
Il progetto non ha l'ambizione di ricostruire e valutare tutti i contratti derivati stipulati da ogni singolo Ente, non intende stimare i cd. "costi impliciti" sostenuti dagli Enti Locali nella sottoscrizione dei contratti e non intende esprimere alcuna valutazione qualitativa sulla opportunità o meno di sottoscrivere i contratti esaminati da parte degli Enti Locali.
Non è ancora disponibile uno studio sul complessivo portafoglio dei derivati negli enti territoriali con un calcolo del loro valore corrente e della posizione di rischio ad esempio rispetto alle variazioni di tasso.
E tale ignoranza tecnica persiste, nonostante si siano succedute ben tre indagini parlamentari conoscitive nel 2005, 2007 e nel 2009 ancora oggi non esiste un dato univoco – e verificabile – sul valore dei contratti derivati finanziari sottoscritti dagli enti territoriali italiani (Comuni, Regioni, Provincie e Stato).
La finanza derivata, con la produzione di derivati finanziari, è da ritenersi un fenomeno di impatto epocale e che occorre urgentemente contestualizzare nell'attuale crisi mondiale che è iniziata come crisi finanziarie e sta procedendo come grave crisi economica.
Quanti e quali sono i contratti di finanza derivata che sono stati stipulati dagli Enti Locali italiani con le controparti bancarie sia italiane che estere?
Quali implicazioni di rischio e di possibili effetti economici e finanziari possono avere?
Tali domande rimangono inevase con grave rischio per la collettività se non si ha la possibilità di una valutazione specifica ed anche complessiva del portafoglio globale di tali contratti.
Non pare opportuno nè saggio che gli amministratori pubblici non si sforzino o non siano sollecitati a dare utile trasparenza ai cittadini su risposte in merito al valore corrente e dunque su risposte di valutazione quantitativa ed analisi sul rischio potenziale della fluttuazione dei tassi di interesse, associato a questi contratti, fluttuazioni che ondeggiano anche in relazionne ai rialzi o ribassi dei mercati.
Per tale ragione AssoTAG e Federconsumatori promuovono il "Progetto trasparenza sui derivati finanziari sottoscritti dagli Enti Territoriali".
Preme precisare che tale progetto ha l'obiettivo di valutare ed analizzare lo stato corrente dei derivati sottoscritti a livello di singolo Ente, Regione e Stato.
Il progetto non ha l'ambizione di ricostruire e valutare tutti i contratti derivati stipulati da ogni singolo Ente, non intende stimare i cd. "costi impliciti" sostenuti dagli Enti Locali nella sottoscrizione dei contratti e non intende esprimere alcuna valutazione qualitativa sulla opportunità o meno di sottoscrivere i contratti esaminati da parte degli Enti Locali.
Qualsiasi obiettivo finalizzato a sollevare ragioni per possibili contenziosi tra Enti Locali e Banche è estraneo agli scopi di questo progetto.
Obiettivo fondamentale è quello di fornire una fotografia credibile, verificabile ed immediatamente aggiornabile del valore dei contratti stipulati dagli Enti Locali italiani e del rischio loro connesso e di mettere i dati elaborati a disposizione della collettività e delle autorità interessate.
La partecipazione al "Progetto Trasparenza" è volontaria e a titolo gratuito.
La partecipazione al "Progetto Trasparenza" è volontaria e a titolo gratuito.
E' un atto di solidarietà e responsabilità civile!
Per aderire al "Progetto Trasparenza" cliccare qui
L'iniziativa di AssoTAG e Federconsumatori è stata citata da Milena Gabanelli nel corso della puntata di REPORT (RAI 3) del 19 maggio 2013 (per visualizzare il servizio cliccare qui. Il "Progetto trasparenza" è citato al 4° minuto del filmato).
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L'iniziativa di AssoTAG e Federconsumatori è stata citata da Milena Gabanelli nel corso della puntata di REPORT (RAI 3) del 19 maggio 2013 (per visualizzare il servizio cliccare qui. Il "Progetto trasparenza" è citato al 4° minuto del filmato).