di Carlo Calvi
Nel mio intervento precedente ho descritto il rapporto esistente tra IOR, l’Istituto per le Opere di Religione, Cisalpine Overseas Bank di Nassau poi divenuta BAOL o Banco Ambrosiano Overseas Limited e la panamense United Trading Co. domiciliata presso la Banca del Gottardo di Lugano.
Ricordo che queste operazioni si sono protratte con grande intensità per quasi dieci anni e andavano sotto il nome di "operazioni in conto deposito".
Quando nel marzo 1982 Banco Ambrosiano Services di Lussemburgo inviò un rendiconto aggiornato a IOR il debito di UTC verso IOR e conseguente indebitamento di questo con BAOL e Banco Ambrosiano Andino (BAA), si elevava a US$ 223.3 milioni.
Si rimane con l’interrogativo se l’interesse di IOR a uno scambio così rischioso si limitasse a percepire uno spread sugli interessi dello 0,625% o andasse oltre e in quale misura.
IOR partecipava alla raccolta dei fondi destinati a BAOL e da immettere nel circuito attraverso rapporti di deposito interbancario e con finalità predestinate.
Esistono anche rapporti IOR-UTC che non rientrano nel "conto deposito".
IOR partecipò nella seconda metà degli anni settanta attraverso UTC ad aumenti di capitale di Banco Ambrosiano Holdings di Lussemburgo (o BAH). In altri casi IOR favorì l’immissione nel circuito di importi a favore di BAH.
IOR ha continuato ad avere veste sia di finanziatore che di collettore. Questo é messo in evidenza dalle operazioni circolari volte a ridurre il debito di IOR verso BAOL.
Desidero qui descrivere l’utilizzo che UTC ha fatto delle disponibilità ottenute così come é stato ricostruito dall’esame dei suoi conti presso la Banca del Gottardo.
É bene premettere e non lo si ricorderà mai abbastanza, che una denuncia contro ignoti inviata da BAOL di Nassau alla Procura del Sottoceneri nell’immediatezza dei fatti portò all’intervento tempestivo dell’allora Procuratore di Lugano Paolo Bernasconi, fatto determinante che definì più di ogni altro anni di procedure civili e penali.
La Procura di Lugano divenne luogo di frequentazione assidua delle parti interessate come Deloitte & Touche per BAH, rappresentati dall'Avv. Rocco Bonzanigo, i Liquidatori di Banco Ambrosiano S.p.A. di Milano, rappresentati dall’Avv. Fulvio Pelli e dai miei stessi avvocati.
Tratterò brevemente del lavoro svolto da Deloitte & Touche per BAH e di quello dei Liquidatori milanesi che fu analizzato indipendentemente dal Nucleo Regionale della Guardia di Finanza di Milano per i Giudici Istruttori dell’insolvenza del Banco Ambrosiano.
Includo qui ai fini di documentazione alcuni grafici che riassumono le analisi di Deloitte & Touche-BAH, principalmente riguardanti conti di Umberto Ortolani e della sua famiglia (cliccare sull'immagine per ingrandire):
Il primo pagamento di UTC a favore di Ortolani fu disposto il 7 agosto 1975.
Dal 1975 al 1981 UTC trasferì fondi per US$ 82.228.000 e SFr 41.227.000 a beneficio di conti controllati da Ortolani o al Banco Financiero Sudamericano dell'Uruguay (BAFISUD) di sua proprietà.
Mio padre manteneva dei bilanci personali di UTC nelle sue casseforti delle Bahamas e questo avvenne fino al dicembre 1980. I pagamenti a Ortolani vi sono riportati come attivi.
Il Nucleo Regionale della Guardia di Finanza di Milano ha pure ricostruito il flusso dei fondi in uscita dai conti correnti UTC presso la Banca del Gottardo (...)
(seconda parte)
Nel mio intervento precedente ho descritto il rapporto esistente tra IOR, l’Istituto per le Opere di Religione, Cisalpine Overseas Bank di Nassau poi divenuta BAOL o Banco Ambrosiano Overseas Limited e la panamense United Trading Co. domiciliata presso la Banca del Gottardo di Lugano.
Ricordo che queste operazioni si sono protratte con grande intensità per quasi dieci anni e andavano sotto il nome di "operazioni in conto deposito".
Quando nel marzo 1982 Banco Ambrosiano Services di Lussemburgo inviò un rendiconto aggiornato a IOR il debito di UTC verso IOR e conseguente indebitamento di questo con BAOL e Banco Ambrosiano Andino (BAA), si elevava a US$ 223.3 milioni.
Si rimane con l’interrogativo se l’interesse di IOR a uno scambio così rischioso si limitasse a percepire uno spread sugli interessi dello 0,625% o andasse oltre e in quale misura.
IOR partecipava alla raccolta dei fondi destinati a BAOL e da immettere nel circuito attraverso rapporti di deposito interbancario e con finalità predestinate.
Esistono anche rapporti IOR-UTC che non rientrano nel "conto deposito".
IOR partecipò nella seconda metà degli anni settanta attraverso UTC ad aumenti di capitale di Banco Ambrosiano Holdings di Lussemburgo (o BAH). In altri casi IOR favorì l’immissione nel circuito di importi a favore di BAH.
IOR ha continuato ad avere veste sia di finanziatore che di collettore. Questo é messo in evidenza dalle operazioni circolari volte a ridurre il debito di IOR verso BAOL.
Desidero qui descrivere l’utilizzo che UTC ha fatto delle disponibilità ottenute così come é stato ricostruito dall’esame dei suoi conti presso la Banca del Gottardo.
É bene premettere e non lo si ricorderà mai abbastanza, che una denuncia contro ignoti inviata da BAOL di Nassau alla Procura del Sottoceneri nell’immediatezza dei fatti portò all’intervento tempestivo dell’allora Procuratore di Lugano Paolo Bernasconi, fatto determinante che definì più di ogni altro anni di procedure civili e penali.
La Procura di Lugano divenne luogo di frequentazione assidua delle parti interessate come Deloitte & Touche per BAH, rappresentati dall'Avv. Rocco Bonzanigo, i Liquidatori di Banco Ambrosiano S.p.A. di Milano, rappresentati dall’Avv. Fulvio Pelli e dai miei stessi avvocati.
Tratterò brevemente del lavoro svolto da Deloitte & Touche per BAH e di quello dei Liquidatori milanesi che fu analizzato indipendentemente dal Nucleo Regionale della Guardia di Finanza di Milano per i Giudici Istruttori dell’insolvenza del Banco Ambrosiano.
Includo qui ai fini di documentazione alcuni grafici che riassumono le analisi di Deloitte & Touche-BAH, principalmente riguardanti conti di Umberto Ortolani e della sua famiglia (cliccare sull'immagine per ingrandire):
Dal 1975 al 1981 UTC trasferì fondi per US$ 82.228.000 e SFr 41.227.000 a beneficio di conti controllati da Ortolani o al Banco Financiero Sudamericano dell'Uruguay (BAFISUD) di sua proprietà.
Mio padre manteneva dei bilanci personali di UTC nelle sue casseforti delle Bahamas e questo avvenne fino al dicembre 1980. I pagamenti a Ortolani vi sono riportati come attivi.
Il Nucleo Regionale della Guardia di Finanza di Milano ha pure ricostruito il flusso dei fondi in uscita dai conti correnti UTC presso la Banca del Gottardo (...)
(seconda parte)