Questi recuperi storiografici sono possibili grazie a diversi applicativi disponibili in rete.
Il più famoso è l'interfaccia Wayback Machine, resa disponibile dall'Internet Archive, un'associazione no profit fondata nel 1996 con lo scopo di consentire un "accesso universale alla conoscenza".
Il progetto principale di questa organizzazione è l'archiviazione di una serie di "fotografie istantanee" dei siti web, catalogate per data di acquisizione.
A costo zero per gli utenti, i 200 dipendenti dell'Internet Archive, con un budget annuo di circa 10 milioni di dollari, si adoperano ogni giorno per salvare e archiviare milioni di immagini, contenuti, file di testo e grafica di migliaia di siti internet ubicati nei server di tutto il mondo.
A costo zero per gli utenti, i 200 dipendenti dell'Internet Archive, con un budget annuo di circa 10 milioni di dollari, si adoperano ogni giorno per salvare e archiviare milioni di immagini, contenuti, file di testo e grafica di migliaia di siti internet ubicati nei server di tutto il mondo.
Ad oggi l'archivio conta circa 510 miliardi di pagine web accessibili con una semplice ricerca.
I siti più famosi sono "fotografati" dall'Internet Archive, con un intervallo medio di circa 100 giorni, mentre per tutti gli altri i parametri utilizzati per definire la frequenza di salvataggio sono le statistiche di accesso.
Ai fini investigativi, tuttavia, anche salvataggi con frequenze di una o due volte l'anno, consentono, ad esempio, di accertare eventuali cancellazioni e/o modifiche di dati economico-finanziari o contabili, informazioni e dettagli su particolari operazioni o immagini di andamenti storici o di mercato, al fine di nascondere eventuali comportamenti irregolari.
Lo stesso blog Fraud Auditing & Forensic Accounting è stato mappato dalla Wayback Machine addirittura per 10 volte, la prima delle quali il 27 maggio 2012, circa 6 mesi dopo la sua nascita.