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lunedì 1 dicembre 2014

Le casseforti bahamensi e svizzere di Roberto Calvi

di Carlo CALVI


(1^ puntata)

Esiste una conca della selva amazzonica del Perù che prende il nome di Madre de Dios perché vi sopravvivono specie estinte. Meritava l’entusiasmo di mio padre ma a Roma e a Managua si preparavano cambiamenti dirompenti.

Un personaggio dell’Italia degli scandali, Raffaele Ursini, lo aveva preceduto nell'avventura andina. Liquigas nell'operazione Suia Missu, come la SIR di Nino Rovelli, aveva sviluppato lo sfruttamento del metanolo a partire dal legname nelle Ande, su 566.000 ettari e con l’appoggio di Montedison.
Una causa americana, Ronson Corporation v. Liquifin Aktiengesellschaft Liquigas S.p.A., aveva confermato i legami di Raffaele Ursini con Michele Sindona e Vincenzo Cazzaniga della Exxon. Vincenzo Cazzaniga fu sentito dal PM Francesco De Leo nel procedimento romano relativo all'omicidio di mio padre.

Raffaele Ursini e Nino Rovelli avevano beneficiato del sostegno della Italcasse di Giuseppe Arcaini. In quell'autunno 1978 era proprio su Italcasse che tuonava con frequenza implacabile Mino Pecorelli. 

Veniva anche eletto un nuovo Papa, Karol Wojtyla, a cui doveva rendere conto l’arcivescovo americano Paul Marcinkus, Presidente dello IOR.

Il numero di Natale 1978 del settimanale L’Espresso riservava una sorpresa: il rapporto sulla ispezione della Banca d’Italia al Banco Ambrosiano. Mio padre dettò alla Signorina Graziella Corrocher il breve messaggio che segue a Paul Marcinkus. Si noti la stampigliatura (66501) di Deloitte & Touche, Liquidatori di Banco Ambrosiano Holdings di Lussemburgo.




Alla nota al Presidente dello IOR era allegato il seguente telex inviato all'attenzione di Paolo Baffi (Governatore della Banca d'Italia), Carlo Azeglio Ciampi (Direttore Generale) e Mario Sarcinelli (Vice Direttore Generale):



Lo scandalo Italcasse dell’anno successivo (1979), portò all'arresto di Mario Sarcinelli e all'omicidio di Mino Pecorelli. I sandinisti entrarono a Managua, sede dell'Ambrosiano Group Banco Comercial.
Alberto Caprotti aveva assunto l’interim nella direzione dell’Ambrosiano di Managua dopo la caduta di Anastasio Somoza.
Alberto Caprotti inviò questo telex a Pierre Siegenthaler del Banco Ambrosiano Overseas di Nassau Bahamas. I sandinisti erano desiderosi della collaborazione del Banco Ambrosiano.




Alberto Caprotti, un passato di dirigente di Lotta Continua negli anni di piombo, figlio dell’editore del settimanale politico «ABC» (vicino a Eugenio Cefis), che si schierò contro Enrico Mattei (tornerò prossimamente sul ruolo di Eugenio Cefis nella vicenda Ambrosiano) era approdato in Nicaragua con il costruttore membro della loggia P2 Mario Genghini grazie alla conoscenza di Aldo Alasia della Olivetti, poi dirigente del Banco Ambrosiano in Argentina.
Mio padre lo aveva messo a capo della Central American Services, una società controllata che doveva rappresentare l’Ambrosiano in Nicaragua e in Perù.

Alberto Caprotti inviava corposi rapporti a mio padre, che li conservava nelle casseforti della Roy West Trust Corporation (Bahamas) e presso la Ultrafin AG di Zurigo con il consueto codice per Giacomo Botta di Banco Ambrosiano S.p.A..

La caduta di Anastasio Somoza e l’avvento di Daniel Ortega avevano avuto scarse conseguenze per l'operatività del Banco Ambrosiano in Nicaragua. I depositi di reciprocità con lo IOR dovevano tuttavia essere trasferiti altrove.

Mio padre aveva un ottimo rapporto personale con Alvaro Meneses Diaz, Presidente del Banco de la Nacion in Perù e Javier Silva Ruete Ministro del Tesoro del governo del Generale Francisco Morales Bermudez.
Ho conosciuto bene entrambi. Javier Silva Ruete era alla Interamerican Development Bank nel periodo in cui io vivevo a Washington, durante la presidenza in Perù di Francisco Belaunde Terry, nel 1980. Alvaro Meneses fu ospite alla nostra villa delle Bahamas.
Meneses aveva un carattere chiuso, Silva Ruete era amico del Premio Nobel per la letteratura MarioVargas LLosa.

Mio padre e l’arcivescovo Paul Marcinkus risolsero il problema creando il Banco Ambrosiano Andino con sede a Lima che doveva assumere il ruolo che era stato di Nassau e di Managua nei depositi di reciprocità con lo IOR.

Al finanziamento della United Trading Company presso la Banca del Gottardo di Lugano, aggiunsero il sostegno all'indebitamento crescente della Nordeurop di Liechtenstein e della Anli di Lussemburgo. Riproduco di seguito il sunto di indebitamento e garanzie di Nordeurop Vaduz presso Roy West Trust Bahamas siglato dai rappresentanti legali dello IOR Luigi Mennini e Pellegrino De Strobel.



Paul Marcinkus produsse alla Commissione Italia-Vaticano le lettere che mostrano che fu informato della creazione del Banco Ambrosiano Andino in Perù, che approvò questi trasferimenti e ne assunse gli obblighi.
Il Vaticano deteneva presso la Banca del Gottardo di Lugano, la Kredietbank di Lussemburgo e lo IOR, le azioni delle società controllanti. L’estratto conto titoli dello IOR alla Kredietbank S.A. Luxembourgeoise é quì riprodotto.


Una riunione del consiglio di amministrazione del Banco Ambrosiano Andino ebbe luogo a Losanna e le pagine della minuta riprodotta qui di seguito mostrano i rapporti con IOR e Nordeurop.




Il Banco Ambrosiano Andino ottenne la licenza dalla Dr. Liova Schiaffino dell'Autorità di Supervisione Bancaria peruviana e il Banco de la Nacion ne divenne azionista.

Le pendenze del Perù relative all'acquisto di due fregate lanciamissili italiane con relativo equipaggiamento...
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