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lunedì 13 luglio 2015

Truffa di Valentin, il bambino siberiano

E' bene premettere che siamo tutti esposti alla "truffa di Valentin", almeno che non si utilizzi la posta elettronica!
Forse almeno una volta nella vita ci è capitato di leggere una mail del tipo:

"Sono un bambino di nome Valentin Mikhaylin, ho 12 anni e sono molto povero. Abito a Tomsk, una ragione sud-occidentale della Siberia. Mia mamma Elena è afflitta da un male incurabile e non può badare a me e ai miei 3 fratellini. Qui fa sempre freddo e non sappiamo proprio come andare avanti! Ti chiedo di fare solo una piccola offerta di denaro e io ti spedirò in cambio una nostra fotografia ed alcuni audio musicali che con i miei fratellini abbiamo registrato per te. Ti prego di inviare il denaro utilizzando i seguenti codici..... grazie! Valentin".
Quasi sempre al messaggio di posta elettronica è allegata la fotografia di un bambino molto povero che chiede l'elemosina in una grande piazza ghiacciata.

Messaggi come quello riportato sopra, appartenenti al grande insieme delle cosiddette "truffe alla nigeriana", si diffusero a partire dal 1999 ad opera di uno spammer russo residente a Kaluga, cittadina di 320.000 abitanti distante 188 km da Mosca. 
Le prime truffe alla nigeriana sono molto più antiche ed elaborate (le prime e-mail risalgono al 1994) e si presentano nel modo seguente:

"Sono Danjuma Gwarzo, figlio di Alhaji Ismaila Gwarzo, ex consigliere per la sicurezza del defunto ex capo di Stato nigeriano Sanni Abacha. Mi rivolgo a te in quanto ho bisogno di un intermediario discreto e anonimo per sbloccare il mio conto corrente (n....) acceso presso la Banca Nazionale Nigeriana... sul quale sono depositati 57 milioni di dollari. In cambio del tuo aiuto mi impegno fin d'ora a versarti il 2% della giacenza... Per il momento dovresti anticiparmi una piccola somma per liquidare la parcella dell'avvocato che si occuperà della pratica... ".
Tale truffa è chiamata anche "Nigeria scam" o "419 scam" (419 è il numero della legge nigeriana, evidentemente ignorata, che rende illegali questi inviti).




Tali messaggi sono inviati contemporaneamente a centinaia di migliaia di destinatari in varie versioni e lingue a seconda del paese che si vuole colpire. Ed è inutile osservare che una percentuale dei destinatari cade in trappola inviando denaro secondo le istruzioni contenute nella email.

Si calcola che l'ammontare globale stimato delle "truffe alla nigeriana" ha raggiungo i 10 miliardi di dollari nel 2010 (ultima rilevazione disponibile), con incrementi esponenziali negli anni precedenti.
I circa 50.000 criminali (stima) che utilizzano questo schema di truffa operano in 152 paesi penetrando in mercati relativamente vergini quali la Cina, l'India, il Vietnam e i paesi emergenti africani. 
Nel 2009, solo in Italia, sono stati registrati circa 1.200 attacchi che hanno portato alle casse dei criminali una somma pari a 320 milioni di dollari.