Grazie alla partnership tra l’Osservatorio di revisione della SDA Bocconi e la società multinazionale di consulenza e revisione contabile PricewaterhouseCoopers, è stato istituito il “Laboratorio frodi aziendali”.
Obiettivo dichiarato dell’iniziativa, unica nel suo genere nella realtà italiana, è lo studio della criminalità economica e la ricerca teorico-pratica di metodi e approcci innovativi finalizzati a perfezionare le strategie di contrasto, prevenzione, monitoraggio e investigazione degli illeciti societari.
Il gruppo di lavoro, formato da professionisti e accademici di primo livello, ha altresì il compito di esaminare con senso critico la normativa di riferimento e la relativa capacità di perseguire i comportamenti fraudolenti.
Per gli approfondimenti sull'argomento, consultare il seguente indirizzo internet:
http://www.sdabocconi.it/it/about_sda_bocconi/news_080106/2011/04/in_crescita_i_reati_nelle_imprese_italiane.htm
Il gruppo di lavoro, formato da professionisti e accademici di primo livello, ha altresì il compito di esaminare con senso critico la normativa di riferimento e la relativa capacità di perseguire i comportamenti fraudolenti.
Nell’aprile 2011 il “Laboratorio frodi” ha diffuso un importante studio che vorrei riproporre perché ancora attuale.
Secondo le ricerche compiute, nel periodo 2000-2008 sono cresciute le condanne per reati economico-finanziari in ambito aziendale.
Più in particolare su un totale di 89.714 condanne esaminate, il 21% sono state comminate a fronte del reato di appropriazione indebita, il 19% a fronte dalla contraffazione di prodotti griffati mentre i fenomeni corruttivi rappresentano solamente il 7% dei reati perseguiti, segnando un trend complessivamente decrescente.
A mio avviso quest’ultimo dato potrebbe essere determinato da una legislazione non sempre favorevole a facilitare le indagini anti-corruzione piuttosto che dall'effettiva diminuzione di questo reato.
Lo studio ha dimostrato che il 40% delle condanne sono state inflitte nell’ambito delle procedure concorsuali e comprendono condotte illecite quali falsificazioni contabili e frodi di bilancio, distrazioni di asset aziendali e omesse comunicazioni.
Inoltre le analisi compiute sembrerebbero confermare che le condotte illecite sono scoperte soprattutto quando il management non può più nasconderle perché sono ormai fuori controllo.
In molti casi infatti la frode è tanto diffusa e grave da compromettere la stessa esistenza dell'attività economica, creando un notevole danno sociale.
Secondo le ricerche compiute, nel periodo 2000-2008 sono cresciute le condanne per reati economico-finanziari in ambito aziendale.
Più in particolare su un totale di 89.714 condanne esaminate, il 21% sono state comminate a fronte del reato di appropriazione indebita, il 19% a fronte dalla contraffazione di prodotti griffati mentre i fenomeni corruttivi rappresentano solamente il 7% dei reati perseguiti, segnando un trend complessivamente decrescente.
A mio avviso quest’ultimo dato potrebbe essere determinato da una legislazione non sempre favorevole a facilitare le indagini anti-corruzione piuttosto che dall'effettiva diminuzione di questo reato.
Lo studio ha dimostrato che il 40% delle condanne sono state inflitte nell’ambito delle procedure concorsuali e comprendono condotte illecite quali falsificazioni contabili e frodi di bilancio, distrazioni di asset aziendali e omesse comunicazioni.
Inoltre le analisi compiute sembrerebbero confermare che le condotte illecite sono scoperte soprattutto quando il management non può più nasconderle perché sono ormai fuori controllo.
In molti casi infatti la frode è tanto diffusa e grave da compromettere la stessa esistenza dell'attività economica, creando un notevole danno sociale.
* * *
Per gli approfondimenti sull'argomento, consultare il seguente indirizzo internet:
http://www.sdabocconi.it/it/about_sda_bocconi/news_080106/2011/04/in_crescita_i_reati_nelle_imprese_italiane.htm
